Progetto: Com.Pass.O. – Competenze, Passione e Occupazione
Finanziato da FAMI _ Fondo Asilo Migrazione e Integrazione – Casi Speciali
Obiettivo generale del progetto:
Obiettivo generale del progetto è realizzare percorsi addizionali di inserimento socio-economico rivolti ai rifugiati in Italia, nelle regioni afferenti l’ambito sud (Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, Puglia e Campania), nell’ambito del Programma Nazionale di Reinsediamento.
Il progetto intende promuovere l’autonomia, l’empowerment e l’inserimento socioeconomico di titolari protezione internazionale reinsediati in Italia, agendo in raccordo e sinergia con il Ministero dell’Interno, il Servizio Centrale e gli enti di tutela dei progetti Sprar nei quali sono accolti, sostenendone i processi di sviluppo professionale e l’inserimento nel mercato del lavoro locale e nazionale già avviati e favorendone la fuoriuscita dal circuito Sprar.
Destinatari delle attività sono i Titolari di Protezione Internazionale (t.p.i.) arrivati in Italia attraverso il programma di Resettlement. I fabbisogni identificati sono riconducibili alla mancanza di prassi, procedure e strumenti d’incontro tra domanda e offerta di lavoro specifiche per t.p.i. che presentano caratteristiche peculiari complesse e delicate e alla conseguente difficoltà degli operatori dei progetti di accoglienza doi favorire il loro percorso di autonomia attraverso l’inserimento del mercato del lavoro.
Il Progetto intende rispondere a tali fabbisogni, perseguendo i seguenti obiettivi specifici:
- Decostruire le aspettative e rigenerare energie positive e capitale sociale e umano per la costruzione di percorsi di autonomia delle persone reinsediate in Italia.;
- Promuovere la fuoriuscita dal circuito dell’accoglienza attraverso la sperimentazione di un sistema di riconoscimento e validazione delle qualifiche e delle competenze formali e informali acquisite dai titolari di protezione internazionale nei paesi d’origine tramite l’inserimento di questi in una realtà lavorativa locale garante;
- Favorire il coordinamento tra le politiche del lavoro, dell’accoglienza e dell’integrazione e tra i soggetti che ne sono responsabili, per facilitare il processo di inclusione socio economica.
Descrizione delle attività progettuali
Il progetto, della durata di 24 mesi – da ottobre 2018 a settembre 2020 – si basa su una metodologia di lavoro che prevede stretto raccordo con gli Uffici del Ministero dell’Interno e con il Servizio Centrale al fine di promuovere azioni complementari e rafforzative degli interventi già portati avanti.
Per poter raggiungere l’obiettivo di accompagnare i rifugiati reinsediati in Italia a svolgere un percorso individuale per l’inserimento sociale, formativo, lavorativo e abitativo appare indispensabile prevedere il coinvolgimento di antenne territoriali in grado di implementare le attività in ogni regione coinvolta e il coinvolgimento di attori chiave locali e regionali.
Da questa impostazione discende l’articolazione in work packages di seguito delineata:
WP0. Management e controllo del progetto
- Coordinamento, monitoraggio e gestione del progetto
- Attività amministrative
- Rendicontazione delle spese sostenute
- Verifiche amministrativo-contabili da parte di un revisore indipendente
- Verifica degli affidamenti e degli incarichi esterni da parte di un esperto legale
- Analisi dell’impatto del percorso intrapreso.
WP1. Selezione dei destinatari
- Predisposizione della scheda di rilevazione per ciascun destinatario che dia evidenza del percorso di accoglienza sul territorio nazionale, del livello di integrazione maturato fino a quel momento e del bisogno specifico relativo ai tre ambiti di intervento: lavoro, formazione e alloggio.
- Somministrazione di tale scheda – in stretto raccordo con il Servizio Centrale – ai progetti territoriali dello Sprar coinvolti nell’accoglienza nell’ambito del programma resettlement.
- Tutoring rivolto al personale dei progetti Sprar interessati per una puntuale compilazione della scheda di rilevazione.
- Raccolta delle schede e selezione dei destinatari.
WP2. Inserimento lavorativo
WP2.a Creazione delle reti di collaborazione locali
- Creazione di tavoli regionali tra operatori dell’accoglienza ed istituzioni pubbliche di orientamento al lavoro;
- Identificazione e stipula di accordi con soggetti datoriali e di categoria;
- Costruzione di un “portafoglio-aziende” – per ciascuna delle cinque regioni di intervento – disponibili ad accogliere i titolari e richiedenti asilo in una esperienza on the job che si concluda con la validazione delle competenze emerse attraverso il bilancio. Il portafoglio-aziende sarà collegato al portale multilingua Juma (www.jumamap.com) attraverso il quale le aziende aderenti potranno farsi conoscere e gli utenti finali potranno facilmente rintracciarle nella sezione dei servizi di orientamento al lavoro grazie alla mappatura online.
WP2.b Bilancio delle competenze formali e informali dei destinatari e definizione dei percorsi di inserimento socio-economico personalizzati.
- Percorsi di orientamento individuali per il bilancio di competenze volto alla riappropriazione delle competenze pregresse, formali e informali, dei beneficiari e identificazione delle competenze spendibili.
- Formalizzazione di appositi piani individuali che terranno conto delle specifiche esigenze, attitudini ed aspirazioni dei destinatari; della complementarietà dei percorsi già promossi dallo Sprar; della coerenza dei percorsi proposti con le caratteristiche dei destinatari e della loro partecipazione nella predisposizione di tali percorsi.
WP2.c Attivazione percorsi personalizzati individuali
- Accompagnamento per l’avvio di impresa o la rilevazione di attività pre-esistenti attraverso servizi di supporto e consulenza (quali orientamento, sostegno anche psicologico definito sulla base delle specifiche vulnerabilità, colloqui psico-attitudinali, formazione professionale, educazione finanziaria, business plan, consulenza legale, accesso al microcredito) al sostegno per l’acquisto di attrezzature e materiali (quali, atitolo esemplificativo, acquisto di macchine da cucire in caso di avvio di attività sartoriali, di furgoncini nel caso di società di trasporto, etc) per l’avvio di attività imprenditoriali (in forma singola o associata) o la rilevazione di attività esistenti anche attraverso operazioni di microcredito in complementarietà con altre risorse o iniziative nazionali volte a favorire il microcredito.
- Attivazione di stage, corsi di formazione, master, borse lavoro, contratti, misure di supporto per la conciliazione casa-lavoro etc, in complementarietà con i servizi erogati dallo SPRAR e con le misure finanziate mediante il Fondo Sociale Europeo.
WP2.d Valutazione e validazione delle competenze on the job
- Organizzazione inserimenti in azienda per ottenere una valutazione/validazione di alcune competenze;
- Percorsi d’inserimento aziendale, che prevedono l’accompagnamento e il monitoraggio da parte degli operatori.
WP3. Formazione/Accompagnamento all’inserimento scolastico in qualsiasi livello e ordine di studio
- Tutoring per l’accesso all’università a numero chiuso
- Orientamento e accompagnamento nell’avvio all’università, a corsi di specializzazione e a master;
- Acquisto di libri e materiali didattici specifici;
- Sostegno economico nell’ambito di procedimenti amministrativi per il riconoscimento dei titoli, dichiarazione di valore, equivalenza dei diplomi o dei titoli accademici, retta mensa;
- Tutoring per l’accesso ai Programmi Europei di Scambio e Formazione (Erasmus e Leonardo).
WP4. Alloggio/Attivazione misure di accompagnamento per l’inserimento abitativo
- Istituzione di un Fondo ‘Primi Passi’ per la copertura di parte delle spese economiche relative all’utenze, al pagamento della caparra, all’acquisto di arredi.
- Stipula protocolli di intesa e convenzioni con Agenzie Immobiliari atti a facilitare l’accesso dei destinatari nel mercato immobiliare.
- Attivazione di un servizio dedicato nazionale atto a sostenere i destinatati nelle pratiche burocratiche per la stipula di contrati di locazione.
Descrizione dell’impatto atteso
La definizione di una strategia ad hoc e la definizione di percorsi di inserimento socio-economico personalizzati saranno a nostro avviso funzionali a qualificare il processo di inclusione delle persone reinsediate in Italia.
Le sinergie messe in campo dal progetto Compasso, sia a livello nazionale con il coinvolgimento del Ministero dell’Interno e del Servizio Centrale, ma anche a livello locale con i tavoli regionali dove coinvolgere soggetti datoriali, enti locali, servizi pubblici e privati, saranno promotrici di buone prassi il cui impatto positivo ricadrà sul lungo termine e sull’insieme dei beneficiari inseriti nel sistema di accoglienza nazionale di 1° e 2° accoglienza, favorendone l’autonomia, l’empowerment e l’inserimento socioeconomico. Si tratta di condizioni indispensabili per rendere positiva l’inclusione di coloro che hanno deciso di investire il loro futuro nel nostro Paese, attraverso la richiesta di protezione. Un percorso costruito attraverso il lavoro, inoltre, non potrà che avere effetti benefici anche per le comunità ospitanti. I partner di progetto da anni, ciascuno per il proprio campo di azione, hanno investito e continueranno ad investire sul tema e sugli strumenti del progetto. Le buone prassi individuate e adottate durante la sperimentazione, verranno riportate nei contesti di intervento dei diversi partner, consolidandosi in termini di innovazione e garantendone la sostenibilità nel tempo.