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A seguito del decreto legge 113/2018, convertito in legge 132/2018, che ha drasticamente ridotto i servizi erogabili nei CAS e quindi fortemente limitato i diritti delle persone accolte, Arci Lecce ha sospeso la prorpia attività nella gestione dei CAS.

Arci Lecce, su incarico della Prefettura di Lecce gestisce l’accoglienza di richiedenti protezione internazionale in varie strutture abitative in provincia di Lecce. L’accoglienza è temporanea e dura fino alla notifica della risposta della Commissione Territoriale per il Riconoscimento dello Status di Rifugiato.

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I centri gestiti da Arci Lecce sono 16 e si trovano nei Comuni di

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L’obiettivo, nello spazio temporale compreso tra l’arrivo sul suolo nazionale e il passaggio alla rete Sprar di seconda accoglienza, è rispondere alle necessità di assistenza, accoglienza e sostegno ai soggetti immigrati vittime di violenza o persecuzione. Per raggiungerlo, gli operatori inseriscono la persona in un intervento integrato che prevede la fornitura di servizi di prima necessità e di prima integrazione con il contesto italiano.

Le attività di primo contatto sono costituite da un colloquio esplicativo e conoscitivo per illustrare le finalità e le regole comportamentali del programma di accoglienza di cui è ospite. La firma del registro d’ingresso, il regolamento interno e la dichiarazione di autorizzazione al trattamento dei dati personali, identificativi, sensibili e giudiziari. La consegna dell’opuscolo con le regole di pronto intervento e le basilari norme igieniche. La comunicazione dei numeri da chiamare in caso di emergenza, oltre a quelli degli operatori del Progetto.

Successivamente ai richiedenti viene fornita accoglienza abitativa. Qui è garantito loro il vitto e l’alloggio durante il percorso di accoglienza, inserimento e sostegno previsto dal progetto.

La terza fase prevede un’attività di accoglienza, sostegno e protezione. Viene fornito loro un servizio di consulenza psicologica , atto a sostenere il percorso di inserimento e l’elaborazione dei traumi precedenti; è prevista, inoltre, la presenza di un mediatore interculturale e di un interprete che garantiscano la possibilità di comunicare con gli operatori. Inoltre questa fase prevede, per il cittadino straniero, anche un percorso di accompagnamento ed inserimento socio culturale anche attraverso il corso di alfabetizzazione di Lingua e cultura Italiana.

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16 Ottobre 2024

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