Un Soffio Verde per la cura del territorio. Migranti e comunità locali insieme sotto il segno dell’educazione ambientale e del verde pubblico. Il progetto già attivo in 16 comuni della provincia di Lecce.
Il progetto Soffio Verde nasce come iniziativa di sensibilizzazione ambientale e integrazione dal basso in stretta collaborazione con le amministrazioni comunali. L’obiettivo è di riqualificare una specifica area del verde urbano attraverso il supporto dei beneficiari richiedenti asilo e rifugiati – ospiti dei centri di accoglienza nei comuni interessati – e la comunità locale.
L’area individuata, spesso dismessa e abbandonata, viene così adottata dai ragazzi inseriti nel progetto Soffio Verde, procedendo a curarne la pulizia in modo continuativo, arricchendola di arbusti e piante ornamentali.
Tali aree rappresentano per i comuni coinvolti un reale simbolo di interazione tra i richiedenti asilo accolti nei progetti di accoglienza e la parte più attiva della cittadinanza, con specifici percorsi di sensibilizzazione ambientale.
I beneficiari coinvolti non svolgono il lavoro che è di competenza del personale pubblico addetto alla manutenzione del verde urbano, né tantomeno è da intendersi il loro contributo come sostitutivo di quella attività.
Soffio Verde rappresenta una mera opportunità nel far superare barriere culturali e diffidenze. Condividere volontariamente la fatica di prendersi cura dello spazio pubblico con l’obiettivo di servire la comunità e di migliorarla, serve a generare nuove relazioni tra cittadini italiani e migranti e facilitare l’inclusione sociale.
Nel caso specifico di Gagliano del Capo, dove ha sede il Centro di accoglienza straordinaria che ospita 32 ragazzi richiedenti asilo, i beneficiari si prenderanno cura dell’area individuata fornendo il proprio supporto una volta al mese, suddivisi in gruppi da otto, turnando con interventi settimanali. Le aree interessate sono: Piazza San Rocco, Parco delle Rimembranze, piazza Caduti di Nassiriya, San Dana (frazione di San Dana) e Vito Così (frazione di Arigliano).
Oltre a Gagliano del Capo, il progetto Soffio Verde è già attivo nei comuni di San Pietro Vernotico, Trepuzzi, Surbo, Squinzano, Novoli, Campi Salentina, Sogliano Cavour, Castrignano dei Greci, Acquarica di Lecce, Tricase, Castiglione d’Otranto, Alessano, Salve, Giagliano del Capo, Patù, Serrano. E a breve sarà avviato con progetti specifici nei comuni di Lecce, Cutrofiano e Galatina.
In ogni comune coinvolto è stata individuata un’area specifica in base alle esigenze e opportunità del contesto di riferimento. Non solo manutenzione e cura di un’area verde quindi, ma anche percorsi di più ampio raggio.
A Castiglione d’Otranto, per esempio, gli ospiti del centro di accoglienza, con il contributo di un gruppo di cittadini volontari, si sono impegnati a riqualificare lo spazio antistante al cimitero comunale che è diventato un giardino dedicato alla memoria migrante per onorare il ricordo dei familiari scomparsi nel paese di origine dei migranti e le tante vite spezzate durante i lunghi e spesso tragici viaggi verso l’Italia.
A Serrano, dove ha sede il progetto per minori non accompagnati “Samia Yusuf Omar”, il progetto Soffio Verde ha coinvolto i ragazzi delle scuole elementare e media, residenti nella frazione di Carpignano Salentino, attraverso un laboratorio artistico partecipato che ha portato a rigenerare l’area antistante la biblioteca comunale.
E sempre con uno sguardo verso la comunità dei più piccoli, nella città di Trepuzzi l’associazione Bla Bla Bla, dedicata all’infanzia attraverso giochi e laboratori creativi, ha coinvolto i beneficiari richiedenti asilo inseriti nel progetto Soffio Verde nella realizzazione de “L’orto dei bambini”. Un percorso di educazione ecologica in grado di riconnettere bambini e migranti con le radici del cibo e della vita, attraverso le attività di semina, cura, raccolta, imparando a prendersi cura del proprio territorio.
A Lecce, invece, Wwf Salento e Arci hanno avviato un percorso condiviso per la cura e la manutenzione della Foresta Urbana di via San Cesario. I partecipanti sono stati inseriti in percorsi di conoscenza e studio della biodiversità del parco, di manutenzione generale (pulizia della vegetazione secca, allestimento di sentieri), di creazione di piccole aree attrezzate per la sosta.
Il progetto Soffio Verde, per concludere, getta un ponte tra la sensibilità ambientale e la volontà dei migranti beneficiari dei progetti di accoglienza di rendersi utili alla comunità che li ospita.