“E’ inaccettabile che per opportunismo e ambiguità politiche si continui a negare un diritto a quasi un milione di giovani italiani, nati e cresciuti in Italia, ma senza cittadinanza”. Lo afferma la presidente nazionale dell’Arci, Francesca Chiavacci, in merito al dibattito sulla riforma della legge della cittadinanza che punta a introdurre lo Ius soli o forme temperate come lo Ius culturae. Secondo la presidente dell’Arci la nuova legge “è una priorità. Già più volte in passato – prosegue – questa riforma tanto attesa da molti è stata fermata nascondendosi dietro la scusa di evitare il rischio di favorire le destre. Ma si può fare politica in questo modo, costringendo migliaia di ragazze e ragazzi a restare sospesi in una condizione di vita complicata e a cui si negano opportunità? Le nuove generazioni – rimarca – dimostrano ogni giorno di essere la speranza e il futuro del nostro Paese. Non accetteremo ulteriori ambiguità e stucchevoli tatticismi – sottolinea – e continueremo a mobilitarci a sostegno della proposta di legge di civiltà in tal senso. Le proposte in Parlamento ci sono, vedremo chi si opporrà a una legge tanto giusta quanto necessaria” conclude Chiavacci.