Per la prima volta a Lecce il “Festival Sabir”. Dal 16 al 19 maggio la quinta edizione con incontri internazionali, attività culturali, laboratori, concerti e molto altro.

Il Festival Sabir, evento diffuso, mobile, spazio di riflessioni sulle alternative mediterranee nei luoghi simboli dell’Europa, approda a Lecce, per la sua quinta edizione, dopo quelle tenutesi a Lampedusa (1-5 ottobre 2014), a Pozzallo (11-15 maggio 2016), a Siracusa (11-14 Maggio 2017) e Palermo (11-14 ottobre2018).

Il Festival è promosso da ARCI insieme a Caritas Italiana, ACLI e CGIL, con la collaborazione di Asgi, A Buon Diritto e Carta di Roma. Il Festival si svolgerà con il patrocinio di ANCI, RAI, Regione Puglia, Unisalento, Provincia di Lecce e Comune di Lecce.

La collocazione temporale – dal 16 al 19 maggio – ci consente un forte richiamo alla riflessione sull’Europa e il suo ruolo nel Mediterraneo.

Questa edizione manterrà la stessa formula che ha caratterizzato le precedenti, articolata in incontri internazionali e formazioni, che si alterneranno ad attività culturali, laboratori interattivi, musicali, teatrali, presentazione di libri, creando una dinamicità tale da suscitare l’interesse sia della popolazione locale, che di quella nazionale e di chi, anche dall’estero, ha scelto di partecipare al Festival.

La presenza di numerosi rappresentanti della società civile delle due rive del Mediterraneo e di reti internazionali – Solidar, Migreurop, EuroMedRights, TNI, Attac Francia, Forum Civico Europeo, Attac Internazionale, il progetto Majalat, tra le altre – permetterà di continuare a ragionare sulla necessità urgente di una reale alternativa politica, culturale e sociale nel bacino del Mediterraneo, rimettendo in discussione alcuni pilastri promossi dalle istituzioni di tutta Europa, centrati sul controllo e la criminalizzazione dell’immigrazione, senza alcun interesse per i diritti delle persone e la giustizia sociale.

La novità della quinta edizione del Festival saranno le “lezioni mediterranee” che si svilupperanno come approfondimenti su temi specifici legati al Mediterraneo, la sua storia, le sue tradizioni e la sua cultura ed il Mercato del Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità.

Le lezioni, tenute da esperti e docenti nazionali ed internazionali delle due sponde, faranno da sfondo al Festival, per stimolare la comunità locale e non solo, ad un’ampia riflessione sull’Europa e sul suo ruolo nel Mediterraneo. Il Mercato ospiterà invece produttori sia locali che provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo.

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