I racconti di Fofana Goundo e Precious Osunde, due ragazze ospiti nei progetti di accoglienza Sprar gestiti da Arci Lecce, sono stati selezionati per il volume “Lingua Madre Duemiladiciannove – Racconti di donne straniere in Italia”, che sarà presentato a Torino al Salone Internazionale del Libro 2019.
Il concorso letterario, nato nel 2005, è il primo a essere espressamente dedicato alle donne straniere – anche di seconda o terza generazione – residenti in Italia. L’obiettivo è di dar voce a chi abitualmente non ce l’ha, cioè gli stranieri, in particolare le donne che nel dramma dell’emigrazione-immigrazione sono discriminate due volte.
La XIV edizione di Lingua Madre ha riscontrato un grande successo di adesioni, con la partecipazione al concorso di oltre trecento autrici. Le storie di Precious e Fofana faranno parte del nuovo volume che raccoglie 50 racconti selezionati per la pubblicazione 2019 (qui l’elenco completo).
Fofana Goundo ha da poco superato la soglia della maggiore età. La sua famiglia è di origini maliani, ma lei è nata e cresciuta a Tripoli, in Libia. <<Non ho mai avuto la possibilità di andare nel mio paese di origine e di conseguenza non ho avuto la possibilità di vedere e conoscere le mie due sorelle che sono nate lì>>. Inizia da qui il suo racconto, dal titolo “Al di là del mare“, che ha conquistato la giuria.
Orfana di madre, nel 2014 ha lasciato la Libia raggiungendo l’Italia con un barcone insieme al padre e alla sorella minore (come lei nata prima della caduta di Gheddafi). Dopo un periodo di accoglienza in un centro di accoglienza straordinaria in provincia di Bergamo, dove ha conseguito la licenza media, oggi è ospite del progetto Sprar di Novoli gestito da Arci Lecce.
In Libia, racconta Fofana <<siamo stati derubati, abbiamo fatto il carcere ed abbiamo perso tutto. Siamo dovuti fuggire dalla guerra, dalla violenza, abbiamo lasciato la nostra casa e tutto ciò che un tempo era parte della nostra vita>>.
Oggi continua a coltivare la passione per la lettura e la scrittura. Il suo sogno? Diventare un giorno infermiera.
“La strada di casa” è invece il racconto di Precious Osunde, classe 1995. Una storia a lieto fine che trova nella famiglia e nella casualità degli incontri la forza per ricominciare.
Precious è arrivata in Italia nel 2016, dopo essere stata costretta a fuggire a causa dei violenti scontri scoppiati nel suo Paese, durante i quali persero la vita i suoi i genitori. Attualmente è ospite del progetto Sprar del comune di Lequile e le è stato riconosciuto lo status di rifugiato. Sta conseguendo la licenza media e svolge una borsa lavoro presso una pasticceria del paese.
Il volume sarà presentato in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino lunedì 13 maggio.