Si chiama “Social Camper – Le periferie al centro” il nuovo progetto itinerante promosso da Arci Lecce, in collaborazione con Arci Puglia e Istituto Culture Mediterranee, che prenderà il via dal Salento e farà tappa in tutte le principali città della Regione per restituire voce e dignità alle periferie.
Un processo di riscatto culturale che avrà come obiettivo quello di incontrare le persone che vivono ai margini della società, ascoltare il loro disagio, dare risposta all’abbandono sociale cui sono spesso vittime.
Le periferie delle città sono luoghi che necessitano di una presenza diversa, di un’attenzione sociale e culturale che le riscatti dall’emarginazione che quotidianamente subiscono.
In Puglia, secondo i dati dell’Istat riportati sul “Piano Regionale delle Politiche Sociali”, le persone considerate povere sono un milione e mezzo. La maggior parte di esse vive in periferia, dove regnano marginalità, carenza di servizi e di strutture aggregative – culturali o sportive – in grado di favorire interazione e socializzazione.
In città il marcato divario tra un centro ricco di storia, cultura, servizi e la periferia, caratterizzata da abbandono e degrado, rende il problema ancora più evidente.
Il Social Camper, con a bordo un team di operatori Arci, si muoverà in stretta sinergia con i Comitati territoriali, i circoli Arci, le associazioni locali, promuovendo l’interazione con chi vive quei contesti, includendo bambini, anziani, disabili, migranti e tutte le categorie vulnerabili.
In una prima fase il Social Camper si recherà nei quartieri delle periferie per svolgere un’analisi di contesto (sopralluoghi, foto, interviste ai residenti) e far emergere le peculiarità e le esigenze. Successivamente, con i dati raccolti, si procederà con la pianificazione e l’elaborazione delle attività da svolgere, favorendo l’incontro e rispondendo alle criticità emerse.
Ciascuna iniziativa in loco si concluderà con un evento finale organizzato insieme a tutti i protagonisti coinvolti: associazioni, scuole, parrocchie, famiglieche interagendo creeranno i presupposti per un lavoro mirato sulle criticità segnalate, per diventare punto di riferimento delle politiche di welfare che ogni ente locale dovrebbe programmare.
Ogni evento dovrà favorire l’accessibilità (consentire la partecipazione alle attività di persone disabili), l’inclusione (con la partecipazione alle attività delle categorie vulnerabili), l’interculturalità (promuovendo il dialogo tra le comunità presenti nel quartiere comprese quelle migranti).
Provincia dopo provincia, città dopo città, il Social Camper è pronto a intraprendere un lungo viaggio verso la strada dell’inclusione sociale. Un progetto itinerante, fatto di incontri e iniziative, per riportare al centro le periferie, superare ogni forma di stereotipo, coltivare il seme del riscatto.