“Aprite i porti”: a Lecce un sit-in contro la svolta antidemocratica e antiumanitaria del governo

Apriamo i nostri porti. Subito. Arci Lecce ha organizzato per l’intera giornata di martedi 12 giugno un sit-in davanti alla sede della Prefettura di Lecce per ribadire il proprio sostegno alle Ong che salvano vite umane.

Chiediamo l’apertura dei nostri porti, l’accoglienza delle donne, degli uomini, delle bambine e dei bambini che scappano dalle barbarie dalla morte nei loro paesi di origine.

Diciamo “no” alla svolta antidemocratica e antiumanitaria delle ultime ore, segnata dal rifiuto del ministro dell’Interno Matteo Salvini di far attraccare in un porto della Sicilia la nave Aquarius con a bordo 629 migranti, tra cui 123 minori non accompagnati e 7 donne incinte.

La disumanità va respinta, non le vite umane.

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Il primo atto di questo governo in materia di immigrazione supera di gran lunga ciò che era stato annunciato e ci si poteva attendere.

Ribadiamo la nostra opposizione alla metodologia salviniana di chiudere i porti alle navi che chiedono di attraccare nel nostro Paese.

Hanno aderito all’iniziativa Anpi Lecce, Diem25, Sinistra Italiana, Più Europa, Antigone Puglia, Comune di Patù, Comune di Trepuzzi, Comune di Caprarica, Lecce Città Pubblica, Una buona storia per Lecce, Idea per Lecce, Studenti Indipendenti UDU, Link Lecce, Potere al Popolo, Lecce Bene Comune.