Un protocollo d’intesa che guarda con particolare attenzione alla tutela dei diritti umani per i richiedenti asilo e rifugiati Lgbti.
Arci Lecce, da anni impegnata nel settore immigrazione, in particolare nell’ambito del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, e l’associazione Arcigay Salento, che opera sul territorio mettendo in atto servizi di accoglienza umana della persona, con specifica attenzione per le persone Lgtbi, condivideranno il medesimo percorso a sostegno dei beneficiari Lgbti.
Una condivisione di intenti che mira a fornire il massimo supporto nei confronti del beneficiario richiedente asilo nella preparazione al colloquio con la Commissione territoriale, gestione dei rapporti con enti e istituzioni, oltre a migliorare la conoscenza e il dialogo interculturale tra richiedenti asilo Lgbti e comunità locale.
«Un passo importante per il territorio che accoglie e per chi è costretto a fuggire dal proprio Paese per motivi legati all’orientamento sessuale e identità di genere. Le persone Lgbti sono spesso emarginate e nutrono sentimenti di vergogna», racconta Anna Caputo, presidente Arci Lecce. «Una condizione – continua – che spesso li inibisce nell’informare gli operatori sociali, legali e psicologici e raccontare la propria storia in Commissione territorio per il riconoscimento dello status di rifugiato».
Secondo i dati forniti dall’Unhcr sono 73 i paesi del mondo in cui le persone Lgbti sono perseguitate. Se all’origine nella Convezione di Ginevra del 1951 non si faceva esplicito riferimento all’orientamento sessuale e all’identità di genere come caratteristiche decisive nella definizione di rifugiato, oggi tali caratteristiche sono state inserite tra gli elementi rilevanti.
L’obiettivo è creare tutte le condizioni di tutela alla persona, evitare l’insorgere di fenomeni di esclusione ed emarginazione, con un supporto mirato nelle procedure di richiesta asilo.
Con la firma del protocollo, le due associazioni collaboreranno insieme nell’avviare percorsi formativi interni rivolti agli operatori sociali che lavorano nel campo dell’accoglienza.