Approfondire i diritti delle donne in Italia e nel mondo, gli usi, abusi e costumi, con uno sguardo alle donne migranti. L’8 marzo, a Galatina e Soleto due convegni per celebrare la Giornata internazionale della donna.
Si inizia a GALATINA, giovedì 8 marzo alle 10.00, presso la sala Celestino Contaldo del Palazzo della Cultura. L’amministrazione comunale e il Comitato territoriale di Arci Lecce presentano “Storie di donne e di identità”.
L’incontro vedrà la partecipazione delle quarte e quinte classi del liceo scientifico A. Vallone, “Itc” M. Laporta e liceo Classico P. Colonna di Galatina. Saranno presenti e dialogheranno sul tema Marcello Amante, (sindaco di Galatina), Maria Giaccari (assessore alle Pari Opportunità), Noel Alberto Vergine (presidente Commissione Pari Opportunità), Anna Caputo (presidente Arci Lecce).
Il convegno sarà aperto da una video-testimonianza sulle violenze subite e praticate sistematicamente sui migranti in Libia, tratta da un’intervista a una ragazza ospite in un progetto di accoglienza gestito da Arci Lecce.
A seguire le “iniziative di cittadinanza” del progetto Enfem con una serie di interventi, moderati da Gianluca Carrisi, operatore dell’accoglienza Arci Lecce, per conoscere da vicino le singole storie di chi si trova spesso a fronteggiare una doppia discriminazione, prima come donna e poi come migrante.
Il dibattito coinvolgerà gli studenti delle scuole di secondo grado di Galatina, le beneficiarie ospiti nel progetto Sprar “Safia Ama Jan” di Galatina e le ragazze frequentanti il laboratorio audio-visivo all’interno del progetto EnFem (avviato lo scorso novembre con donne migranti e donne locali dai 16 ai 50 anni).
Enfem è un progetto internazionale per migliorare e facilitare l’integrazione delle donne migranti in Europa, finanziatodall’Amif (Asylum Migration Integration Fund), che riunisce sei paesi europei (Italia, Belgio, Spagna, Slovenia, Germania, Grecia), con Arci Lecce capofila, per stimolare il dibattito pubblico sulla condizione della donna migrante. Tra gli obiettivi, la realizzazione di un documentario sull’incontro tra culture diverse, attraverso un percorso laboratoriale con diversi professionisti del settore audiovisivo.
Durante il convegno ci sarà la lettura da parte di Chiara De Pascalis, operatrice Arci Lecce, di alcuni brani tratti dal libro “Il mio nome vuol dire bella faccia”, edito da Esperidi, che raccoglie 32 voci di migranti, richiedenti asilo e rifugiati, che hanno trovato in Italia una nuova vita.
LE INIZIATIVE DELL’8 MARZO PROSEGUONO NEL POMERIGGIO A SOLETO presso il Circolo Arci Artelica, a partire dalle 18.00 con un incontro sulla violenza di genere, sugli stereotipi, il linguaggio, le discriminazioni di cui le donne sono state e sono ancora oggetto, con particolare attenzione alla matrice culturale di riferimento.
Intervengono: Anna Caputo (Presidente Arci Lecce); Federica Palumbo (psicoterapeuta); Enza Miceli (Rete dei Centri antiviolenza SanFra), Fabiana Pacella (GIULIA giornaliste).
A seguire, le testimonianze da parte di alcune ragazze richiedenti asilo provenienti da Siria, Nigeria, Somalia, Cecenia – ospiti nei progetti di accoglienza Sprar e Msna di Arci Lecce – e di altre ragazze straniere, oggi residenti a Lecce e provincia.
Al termine dell’incontro aperitivo multietnico con le selezioni musicali di Federica Flower.